Il metodo Montessori

“L’umanità può sperare in una soluzione dei suoi problemi soltanto volgendo la propria attenzione e le proprie energie alla scoperta del bambino.” 

Maria Montessori 

  La nostra scuola, nido e infanzia, ha intrapreso ormai da anni un percorso di avvicinamento alla filosofia montessoriana, attraverso una costante e continua formazione dell’equipe educativa, affascinata dal bambino, in quanto individuo unico e speciale.   

A partire da dicembre 2021 abbiamo avviato una sperimentazione per poter divenire “Casa dei bambini” e asilo nido Montessori, partecipando ad un percorso di supervisione e affiancamento con Patrizia Enzi, membro dell’Associazione Montessori Brescia.  

Il 29 luglio 2021 abbiamo finalmente ricevuto la notizia tanto attesa: la nostra scuola ha ufficialmente stipulato la convenzione con l’Opera Nazionale Montessori, facendo sì che il nostro sogno divenisse realtà, nonché una imprescindibile responsabilità per ciascuno di noi.  

La casa dei bambini “La Vittoria” e l’asilo nido Montessori “Il Girasole” sono organizzati in sezioni, nelle quali i bambini svolgono lavori individuali o a piccolo gruppo. È un ambiente a loro misura, negli arredi, nei materiali, negli oggetti autentici, reali… Esso diviene un vero e proprio “maestro di autonomia ed indipendenza”, dove sono garantite la libertà di scelta, il rispetto dei propri tempi e di quelli altrui.  

 

Il presupposto indispensabile per realizzare una scuola autenticamente montessoriana, è la massima fiducia nell’interesse spontaneo del bambino, nel suo impulso ad agire e conoscere.  
Se è posto in un ambiente adatto, scientificamente organizzato e preparato, ogni bambino, seguendo il proprio maestro interiore, accende naturalmente il proprio interesse ad apprendere, a lavorare, a costruire, a portare a termine le attività iniziate, a sperimentare le proprie forze, a misurarle e controllarle.  L’attenzione è riposta sul bambino in quanto persona responsabile, autonoma e intelligente: “Aiutami a fare da solo” è la richiesta posta dalla natura stessa del piccolo, ecco il punto di partenza per ciascun insegnante. 

Nell’infanzia, il gioco è fondamentale per la sperimentazione e l’attivazione della maggior parte dei processi di apprendimento; in questo senso si può dire che giocare è il “mestiere” di ogni bambino. Esso nasce da una motivazione intrinseca dell’essere umano, volto a soddisfare i propri bisogni più reconditi. 
A tal proposito, il gioco ha la capacità di aprire uno spazio di ricerca, sperimentazione e applicazione di strategie volte al problem solving e alla gestione delle dinamiche relazionali. 
Lavorando, il bambino perfeziona e soddisfa il suo bisogno psico-fisico e, proprio grazie a questo agire, egli affina i movimenti del corpo e delle mani, acquisisce fiducia in se stesso, rafforza la sua personalità e si abitua a collaborare attivamente alla cura dell’ambiente ed alla vita del gruppo. 
Crescere significa agire sull’ambiente e questo richiede occasioni di espressione e di libertà di movimento. Attraverso l’approccio ai materiali che il bambino ritrova nell’ambiente, egli non soddisfa solo il suo bisogno di conoscere, la ricerca di un ordine delle cose e delle funzioni, ma sperimenta inoltre, l’autocorrezione e l’apprendimento spontaneo dei concetti. I materiali, infatti, sono appositamente studiati in modo che il bambino possa autonomamente correggersi, laddove dovesse incorrere nel “caro Signor Errore”. 

L’insegnante diviene quindi, la figura di contatto e di mediazione tra il materiale ed il bambino; è vigile e attenta ed affianca il piccolo durante il suo cammino di crescita, senza mai sostituirsi ad esso. Essa osserva e organizza l’ambiente, prestando attenzione ai bisogni e alle esigenze dei bambini; ciò richiede momenti specifici di preparazione del materiale, di organizzazione e cura degli spazi, di lavoro creativo per la creazione di strumenti culturali. Il suo intervento diretto è limitato all’essenziale e al necessario, affinché il bambino non sia disturbato nello svolgimento del suo lavoro.  

 

“Questo è il nostro dovere nei confronti del bambino: gettare un raggio di luce e proseguire il nostro cammino.” 

Maria Montessori